La stirpe del Collie
STORIA DEL BORDER COLLIE DA LAVORO
di Carole Presberg (The Border Collie Museum)
Secoli prima della rivoluzione industriale, la ricchezza della Gran Bretagna era costruita sulla lana. Pecore domestiche erano state allevate dall’uomo fin dal Neolitico e probabilmente pure i cani da pastore che lavoravano con lui. I romani portarono i cani da pastore in Britannia come avevano fatto con gli ovini. Johannes Caius, un medico del 1500, cita nei suoi scritti i cani dei pastori. Il suo libro, DE CANIBUS BRITANNICIS (Trattato sui cani inglesi), può di fatto essere considerato il primo riferimento ai metodi di lavoro dei cani da pastore britannici.
Allorché in Scozia l’economia della pastorizia assunse un ruolo preminente, l’aiuto dei cani fu assolutamente necessario. James Hogg (1772-1835) pastore e poeta della Valle di Ettrick, al confine scozzese, scrisse, parlando del cane da pastore: “senza di lui le montagnose terre tra l’Inghilterra e la Scozia non avrebbero avuto alcun valore. Ci sarebbero volute più mani per gestire un gregge di pecore e portarle al mercato, di tutto il denaro che ci si poteva ricavare”.
In passato il lavoro coi cani era molto diverso da quello che facciamo oggi. Ci sono stati molti tipi di cani da lavoro, così come ci sono stati molti tipi di pecore. La maggior parte delle varietà dei cani da pastore della Gran Bretagna si sono estinte. Alcune sono scomparse insieme con il bisogno di una capacità di lavoro specializzato. Altre sono scomparse quando gli ovini ed i bovini non furono più portati al mercato, ma mandati per ferrovia e, più tardi, sui camion, eliminando la necessità della guida di un cane forte, capace di spostare grandi branchi lungo enormi distanze.
In Australia e in Nuova Zelanda, e in alcune parti degli Stati Uniti, dove vi sono ancora enormi greggi di pecore e, talvolta, condizioni eccezionali, furono selezionate varietà specializzate di cani da pastore che sono ancora utilizzate: heelers, barkers, cani in grado di muoversi sopra le spalle degli ovini strettamente ammassati o di guidarli su lunghe distanze. Ma in Gran Bretagna, e pure in alcune parti degli Stati Uniti, il Border Collie è andato affermandosi come il cane dominante nella pastorizia.
Cani simili al Border Collie esistevano già secoli fa. Antichi quadri e litografie ritraevano un cane da pastore simile al Border Collie. Sheila Grew, nel suo libro KEY DOGS FROM THE BORDER COLLIE FAMILY –

Volume II (1985) – dice: “Un secolo fa, molti dei collies da lavoro erano cani rozzi, potenti, difficili da controllare e rudi col gregge, ma il loro forte istinto, la concentrazione ed il grande potere sulle pecore o sui bovini erano una tale vantaggiosa risorsa che sembrò opportuno cercare di trovare un tipo di collie da lavoro dal carattere più mite da incrociare con loro.”. Un agricoltore del Northumberland, Adam Telder, riuscì nel 1894 – racconta Grew – a trovare la giusta miscela tra i due tipi di cane. Il Border Collie, come lo conosciamo oggi, è discendente di quel cane, Hemp 9 (o Old Hemp, come era conosciuto).
Old Hemp è considerato il progenitore della razza Border Collie. La ragione per cui egli non è il numero uno nel libro dei riproduttori ISDS (International Sheep Dog Society) è che egli è stato aggiunto dopo che il libro era iniziato ed i primi numeri erano già stati consegnati.
Ma cosa è un Border Collie?
Il Border Collie è definito dal suo stile di lavoro. I cani da pastore sono allevati per la capacità di lavorare, ed il patrimonio genetico è il fattore più importante per determinare le caratteristiche di lavoro. Ogni razza da pastore ha un diverso metodo di lavoro a seconda delle esigenze degli allevatori nel momento in cui la razza è in fase di sviluppo. Sono le caratteristiche di lavoro della razza che la rendono diversa dalle altre razze.
Capacità di “radunare”
Allevato per lavorare in collina, il Border Collie è fuori del comune quando si tratta di lavorare con le pecore. A differenza di “specialisti” del passato, il Border Collie è in grado di eseguire una grande varietà di compiti. Egli è nato con l’istinto di “radunare” le pecore per il pastore e questa caratteristica lo rende più utile sulla collina. In Scozia, dove le pecore trascorrono buona parte dell’anno sparpagliate in pascoli d’altura, un cane deve essere in grado di riunire e raccogliere tutto il gregge per le operazioni di routine, come il bagno o la tosatura.
Nelle prove di sheepdog, l’azione di radunare è suddivisa in tre parti. L’”outrun” è la prima parte. Il cane è inviato dal pastore o dall’handler a raccogliere le pecore. Il cane fa un ampio cerchio attorno alle pecore in modo da “raccogliere” tutto il gregge. Nelle prove di sheepdog, ci saranno solo un paio di pecore, ma sulla collina può esserci un intero gregge di centinaia di pecore che ha bisogno di essere raccolto. Questo ampio cerchio è chiamato “outrun”. La direzione (in senso orario o antiorario) è decisa dall’handler e dipende dal terreno, dalla concentrazione delle pecore e da ciò che l’handler conosce dei punti di forza o di debolezza del cane (ad esempio per alcuni cani è più naturale andare in una direzione rispetto ad altri. Anche se a volte i diversi handler utilizzano diversi comandi direzionali, il più delle volte “come-bye!” è il comando per il senso orario, e “way to me!” viene utilizzato per quello antiorario.
La seconda parte dell’azione del “radunare” si chiama “lift”. Il cane procede con un movimento oscillatorio attorno e dietro al gregge ed il gregge comincia a muoversi in direzione dell’handler. E infine, la terza parte, quella in cui il cane porta il gregge all’handler, è chiamata “fetch”. In queste prove di sheepdog le tre parti potrebbero essere separate, ma sulla collina, in particolare su un terreno difficile, sono probabilmente indistinguibili.
“Occhio”
Il Border Collie controlla le pecore con gli “occhi”, cosa che ha un significato particolare che si riferisce alla capacità di concentrazione sulle pecore che il cane mostra.
Le pecore sono “catturate” dalla forza dello sguardo del cane ed un cane in cui questa caratteristica è ben sviluppata è detto “forte di occhi”. Ciò consente al cane di muovere la pecora tranquillamente e con calma. E’ probabile che ci siano stati cani con questa capacità fin dall’inizio dell’uso del collie da lavoro e, poiché si trattava di un comportamento utile, è stato selezionato. James Hogg descrive questo comportamento nei suoi cani. Lo sguardo è l’unica e la maggiore caratteristica istintiva del comportamento del Border Collie come cane da pastore.
“Clapping”
Il Border Collie ha la tendenza al “clap” cioè ad abbassarsi ed affrontare le pecore con la pancia in prossimità del suolo. Questo, unitamente all’”occhio” dà al Border Collie uno sguardo decisamente da predatore. I cani sono stati allevati per il clap e per l’occhio forte per molti anni, ma ora alcuni vengono allevati o addestrati a rimanere più in piedi in modo che siano pronti a muoversi più rapidamente, se necessario. Tuttavia, anche in piedi, un Border Collie comunque si rannicchia in avanti e mantiene un caratteristico aspetto da predatore.
Questa combinazione di comportamenti è davvero come il cacciare o l’inseguire la preda nei predatori, e l’istinto della pastorizia è spesso descritto come “istinto predatorio modificato”. Forse, tornando indietro nelle oscure memorie del tempo, i cani furono scelti perché capaci di bloccare il loro istinto di uccidere.
“Intelligenza”
L’intelligenza, in un animale che non può parlare, è difficile da definire. Il Border Collie è di solito considerato un cane intelligente. Stanley Coren (THE INTELLIGENCE OF DOGS, 2005, The Free Press) descrive l’intelligenza in un Border Collie come “addestrabilità”, ma i pastori avevano una definizione diversa. Per loro intelligenza significava che un cane fosse capace di pensare da se stesso. I Border Collie erano spesso inviati a grandi distanze per raccogliere le greggi sparse. Poiché spesso dovevano lavorare lontano dai loro handler, il Border Collie doveva essere intelligente e indipendente. Essi erano stati addestrati per gestire situazioni inusuali, senza l’assistenza del pastore. Abbondano le storie su come vari cani da pastore si siano comportati in questi casi. Ecco quello che raccontava James Hogg del proprio cane, Sirrah: Sono stato pastore per dieci anni nella stessa azienda agricola, dove ho avuto circa 700 agnelli sotto la mia cura al tempo dello svezzamento. Poiché erano della razza dalla faccia nera, governarli è stato un compito molto delicato e difficile. Sono stato obbligato a sorvegliarli notte e giorno per i primi quattro giorni, durante i quali ho avuto sempre una persona ad assistermi. E’ successo, un anno, che circa a mezzanotte gli agnelli scapparono e si avvicinarono alla palude sopra di noi, facendo un rumore, con il loro correre, più forte di un tuono. Ci alzammo, agitammo le nostre sciarpe e gridammo, nella speranza di farli tornare, ma così non facemmo altro che peggiorare la situazione, perché i nostri sforzi li fecero dividere in tre gruppi.
Chiamai il mio cane “’Sirrah, se ne scappano … “, ma a causa del buio della notte, e il nero della palude, non lo vidi, … corsi qua e là, non sapendo cosa fare, ma ad intervalli, lanciavo un forte fischio a Sirrah, per fargli sapere che ero in azione con lui … Tutti e due abbiamo concluso che qualunque strada gli agnelli avessero preso inizialmente, sarebbero infine tornati dove avevano lasciato le loro madri, e noi siamo andati in quella direzione, ma quando siamo arrivati lì, non abbiamo trovato traccia di loro.
Il mio compagno poi è tornato verso la fattoria ed io sono corso verso ovest per diversi chilometri, lungo la pista selvatica dove gli agnelli avevano pascolato seguendo le loro mamme. Ci siamo ritrovati dopo che è sorto il giorno, ma nessuno di noi era stato in grado di trovare i nostri agnelli, né le loro tracce. Non c’era altro da fare che tornare dal nostro padrone ed informarlo che avevamo perso tutto il suo gregge di agnelli.
Lungo la strada di casa nostra, però, abbiamo scoperto un gruppo di agnelli sul fondo di un profondo dirupo, e l’infaticabile Sirrah in piedi davanti a loro si guardava intorno con un certo sollievo, ma ancora fedele al suo incarico. Appena li abbiamo visti, abbiamo concluso che si trattava di uno dei gruppi in cui gli agnelli si erano divisi; ma quale è stata la nostra sorpresa quando abbiamo scoperto che non di un gruppo di agnelli si trattava, ma di tutto il gregge! Come Sirrah avesse fatto a riunire tutti i gruppi nel buio, va oltre la mia comprensione. La custodia era stata lasciata interamente a lui da mezzanotte fino al sorgere del sole, e se tutti i pastori della foresta fossero stati lì, la vigilanza non sarebbe stata fatta con maggiore solerzia.
Il Border Collie può essere istruito a lavorare su una gran varietà di bestiame. Molti naturalmente pascoleranno tutto ciò che si muove, anatre, polli, pecore, gatti, automobili e bambini. La loro versatilità li rende eccellenti in diversi settori, dal pascolare alle prove di sheepdog, ed oggi ci sono molti Border Collie che vincono in obedience, in agility e nelle gare di flyball per i loro padroni di città.